Quando scienza e società si incontrano nell’era delle “Omiche”: spunti dal settore agroalimentare
Food
Il webinar è volto a portare una visione multidisciplinare sul ruolo delle tecnologie omiche applicate al mondo agroalimentare, e può essere occasione per far scaturire nuove forme di dialogo tra scienza e società. La ricerca nasce nell’ambito del progetto D.3.2 intitolato “Omic technologies for consumer food engagement: innovazione nella tracciabilità degli alimenti biologici e fiducia del consumatore (OMIC-Eng Project)”, con l’obiettivo di offrire una panoramica delle nuove tecnologie utilizzate nel settore agro-alimentare, richiamando l’attenzione sulle principali implicazioni in termini di salute e sostenibilità.
Negli ultimi anni, attraverso le scienze omiche è stato possibile, tra le altre cose, mettere a punto tecnologie analitiche di altissima precisione e affidabilità nate in ambito clinico ma che trovano oggi applicazione in diversi campi tra cui l’agroalimentare. Attraverso tecniche di metabolomica, ad esempio, è possibile identificare diverse migliaia di composti chimici in un singolo campione (la cosiddetta “impronta chimica”) e arrivare a comprendere come è stato coltivato un frutto o un ortaggio, o come sia stato trasformato, rendendo le tecniche omiche particolarmente indicate nella certificazione dei cibi biologici.
Come noto ormai da tempo e come è stato anche dimostrato attraverso il progetto Omic-eng, le scienze omiche possono essere le migliori alleate del cittadino-consumatore, proprio in quanto permettono, ad esempio nel caso della certificazione dei prodotti biologici, maggior accuratezza e trasparenza.
Ma come spesso accade, di fronte a nuove tecnologie il cittadino-consumatore ha timori e reazioni di rigetto.
La scienza deve allora fare un passo in più: non basta informare ma deve coinvolgere le persone, serve una mediazione culturale che la Psicologia dei consumi può esercitare proficuamente. Su tutto questo, la sinergia presente all’Università Cattolica di Cremona tra la Facoltà di Scienze agrarie, alimentari ed ambientali e la Facoltà di Psicologia può avere un ruolo determinante.