ALIMENTIAMO IL CONTAGIO POSITIVO DELLA CONOSCENZA

Food

BACKGROUND

L’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS-CoV-2 ha colpito profondamente il territorio italiano e ha costretto tutti i cittadini a cambiare il loro stile di vita e le abitudini alimentari. A seguito della crisi del sistema sanitario, il governo ha elaborato una serie di misure volte a ridurre le possibilità di contagio dal virus. Ai cittadini viene richiesto un grande atto di responsabilità individuale e collettiva nell’adesione alle indicazioni (tra cui il distanziamento fisico, la necessità di indossare la mascherina facciale e guanti).

 

Inoltre, le preoccupazioni per l’impatto di questa emergenza sull’economia attuale del nostro Paese e il senso di incertezza per il futuro stanno avendo un impatto negativo sull’umore dei cittadini. Questo aspetto è enfatizzato dal declino della fiducia pubblica nella ricerca scientifica e nelle istituzioni che rischia di erodersi a causa dalla mancanza di dialogo ed engagement tra mondo “esperto” e mondo “laico” rispetto a questa emergenza (Battiston, Kashyap & Rotondi, 2020). Tutto ciò rischia di sfociare in un maggiore disorientamento informativo e in condotte disfunzionali dei cittadini, in particolare se si tratta di target sensibili ai cambiamenti come i giovani.

Una conseguenza visibile dell’impatto psicologico di questo fenomeno è l’aumento di persone che hanno creduto a notizie false (fake news) sul tema alimentare (Castellini G., Palamenghi L., Savarese M., Barello S. & Graffigna G., 2020). La letteratura scientifica ha infatti evidenziato il rischio per i cittadini italiani di incorrere in modelli alimentari che si discostano dalla dieta Mediterranea, da sempre riconosciuta come un fattore protettivo nello sviluppo di patologie croniche (Romagnolo D.F. & Selmin O.I., 2017) sia in conseguenza delle misure restrittive, sia per via della circolazione di informazioni fallaci (Bracale R. & Vaccaro C.M., 2020). Inoltre, tali cambiamenti imposti dalla pandemia di COVID-19 stanno avendo un impatto enorme anche sullo spreco e la perdita di cibo a livello globale (Amicarelli V. & Bux C., 2020). In questo scenario, Cremona, così come l’intera zona circostante, ha subito forti perdite economiche in seguito all’emergenza, soprattutto nelle prime fasi dove è stata dichiarata “zona rossa”. Il comparto agro-alimentare, che è alla base dell’economia della zona (Food Valley), ha infatti subito gli scetticismi e boicottaggi da parte di consumatori spaventati dalla possibile contaminazione dei prodotti provenienti da quelle zone (Savarese M., Castellini G., Palamenghi L., Barello S., Graffigna G., 2020). Infine, da non dimenticare le ingenti perdite umane, che hanno amplificato l’impatto psicologico di questa crisi per i cittadini della zona. In sintesi, la profonda crisi che ha visto protagonista il territorio cremonese in questa emergenza sanitaria ha indubbiamente avuto effetti negativi profondi sul tessuto sociale ed economico della zona. Tuttavia, tale stessa crisi può trasformarsi in un’occasione di apprendimento – in letteratura definito “teachable moment” (Lawson, P. J., & Flocke, S. A., 2009) – soprattutto per i giovani, per favorire l’adozione di nuovi stili di vita e alimentari salutari e sostenibili, volti a valorizzare il territorio in cui vivono e a limitare gli sprechi. Tutto ciò è possibile facendo leva sulla ricostruzione di un patto di fiducia tra scienza e giovani cittadini.

 

OBIETTIVI

Il progetto Alimentiamo in contagio positivo della conoscenza, condotto dal Comune di Cremona, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e con il centro di ricerca EngageMinds HUB, vuole creare un programma educativo per i giovani cittadini del cremonese volto ad aumentare il loro coinvolgimento attivo (engagement) nella gestione dell’alimentazione e la loro consapevolezza nell’utilizzo di informazioni corrette per consumi alimentari adeguati, salutari e sostenibili in termini ambientali e di limitazione degli sprechi.

Il progetto ambisce a generare una sensibilizzazione a cascata dei giovani -­ a partire dai principi della psicologia applicata ai consumi alimentari e dell’engagement -­ grazie al supporto di rappresentanti delle principali realtà di aggregazione giovanile radicate nel territorio cremonese. I rappresentanti coinvolti potranno diventare loro stessi formatori e sensibilizzare altri giovani della loro rete, promuovendo un coinvolgimento dal basso ed un cambiamento nell’approccio alla salute e all’alimentazione. 

La formazione dei rappresentanti è avvenuta attraverso lo svolgimento di un ciclo di 3 workshop condotti online da docenti esperti.

 

IL QUIZ DI ALIMENTIAMO IL CONTAGIO POSITIVO DELLA CONOSCENZA 

Il quiz è un gioco da tavolo che nasce da questo progetto ed è volto a coinvolgere i giovani nell’apprendimento delle nuove conoscenze attraverso una modalità interattiva e fortemente esperienziale. Durante lo svolgimento del gioco sarà infatti possibile ripercorrere e approfondire con i propri docenti e formatori le principali tematiche trattate nel progetto, grazie al supporto di facili esercizi e domande su cui sfidarsi.
Impariamo facendo” è il motto di questo quiz! È adatto ad ogni età, ma è consigliata la supervisione di insegnanti e/o formatori che sono stati istruiti nel corso del progetto.

    Partner

    Team

    Guendalina Graffigna

    Guendalina Graffigna

    Coordinatrice del progetto Olio di Palma - Università Cattolica del Sacro Cuore

    Mariarosaria Savarese

    Mariarosaria Savarese

    Ricercatrice di EngageMinds HUB - Università Cattolica del Sacro Cuore

    Marina Barello

    Marina Barello

    Ricercatrice di EngageMinds HUB - Università Cattolica del Sacro Cuore

    Stefano Boccoli

    Stefano Boccoli

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